CALICANTO

Il gruppo nasce nell’autunno del 1981 con l’attenzione rivolta agli studi etnomusicali sul territorio veneto, a quel tempo estremamente rari. La ricerca sul campo da parte di Roberto Tombesi, cui si uniscono, nella metà degli anni ottanta, il contributo dei ricercatori Marina Dalla Valle e Guglielmo Pinna e le prime ricostruzioni di strumenti (tra i quali la piva, antica cornamusa veneto-emiliana) da parte di Massimo Fumagalli, caratterizzano subito gli orizzonti culturali e artistici dell’ensemble.

Il primo LP esce nel 1983 e si intitola De là dell’acqua.

L’originale proposta concertistica e i consensi della critica rendono subito Calicanto uno dei gruppi musicali di punta del movimento italiano di folk-revival. Le tournée all’estero: Belgio (1983), Spagna (1984 e 1985), Svizzera e Jugoslavia (1986), l’uscita di altri due dischi e le fortunate apparizioni ai grandi festival europei di Lorient (F), Dranouter (B) del 1987 e Farnham (GB) del 1988, spianano la strada alla notorietà in Europa.

Nel luglio del 1989, al ritorno da una serata di prove musicali, muore in un incidente stradale il violinista Riccardo Sandini: un vuoto che non verrà più colmato. 

Nel 1997 Calicanto entra a far parte dell’etichetta discografica Compagnia Nuove Indye che produrrà il CD Venexia, accolto con entusiasmo da pubblico e critica; un sondaggio del mensile Folk Bulletin lo indicherà come uno dei cinque migliori CD dell’anno.

Con il nuovo disco si sviluppa la collaborazione con il cinema (La ragazza sul ponte, con Vanessa Paradis, Les enfants du siecle, con Juliette Binoche) e il teatro (Labirintomare, Visioni, I due gemelli veneziani con la Compagnia Pantakin da Venezia). 

Prendono inoltre forma nuove produzioni: Trio Adriatica, Il sogno di Dolasilla con A. Cuni, W. Durand e P. Schutze, Ciuma-Salvi-Tombesi Trio, Ottavio!, Piripicchio e la Contessa (per bambini), Alpen Folk Orchestra, che sottolineano la volontà di esplorare percorsi ed emozioni a 360°.

Nel 2000 riprendono le ricerche tra le comunità venete e italiane di Istria e Dalmazia e per i vent’anni-di Calicanto, nasce il progetto Labirintomare che coinvolge oltre 25 artisti dell’Adriatico e porta alla pubblicazione del cd omonimo. Con questo lavoro nel 2002 Calicanto partecipa a vari festival internazionali tra i quali spicca il prestigioso Smithsonian Folklife Festival a Washington diretto da Yo-Yo Ma.

Nel territorio padovano, Calicanto è allo stesso tempo ispiratore della nascita del coro Tuki Tuki (composto da operatori e pazienti psichiatrici) con il quale vengono realizzati vari progetti tra cui il cd E viene fuori un coro.

In collaborazione con l’associazione Minelliana e vari enti pubblici, nel settembre del 2002 nasce il festival internazionale di musica e cultura popolare Ande, Bali e Cante di Rovigo, diretto da Roberto Tombesi, che nelle sedici edizioni organizzate porta nel territorio polesano prestigiosi artisti di numerose aree culturali del mondo.

Nel 2005 un lungo lavoro di ricerca sulle musiche dei Colli Euganei trova compimento con il cd Isole senza mar, che viene premiato in Francia dall’Academie Charles Cros con il Coup de Coeur  come uno tra i quattro migliori dischi di world music nel panorama mondiale.

Gli anni seguenti sono caratterizzati da un continuo ed instancabile impegno su più fronti:  la collaborazione con il Trio di Carlo Muratori, con Jan Mari Carlotti, i Monaci dell’Abbazia di Praglia, Dominique Paris, la Grande Orchestra delle Alpi, il gruppo pugliese Uaragniaun e il fecondo gemellaggio artistico con il gruppo galiziano Milladoiro.

Dal 2008 Calicanto porta in scena con la grande attrice Laura Curino lo spettacolo musicale e teatrale La magnifica intrapresa, incentrato sulla vicenda narrata nel brano Galeas par montes di Calicanto, su testo di Paolo Domenico Malvinni e regia di Titino Carrara.

Nel 2009 Calicanto è chiamato a rappresentare l’Italia nel progetto Hattusha, interamente dedicato alla cultura ittita. Nel progetto, che muove dall’iniziativa congiunta di una decina di realtà accademiche di tutta Europa, sono coinvolti il Cihat Askin Ensemble, diretto da Ertug Korkmaz ed ospiti turchi ed internazionali (Okan Murat Ozturk, Ferhat Erdem, Cihat Askin e altri).

Segue poi una delle produzioni più impegnative di Calicanto: il progetto S-Confini Mediterranei, che si propone attraverso il filtro della (ri)scrittura dei compositori Carlo De Pirro e Gian Luca Baldi, di rielaborare il ricco patrimonio tradizionale veneto, affiancando in concerto Calicanto e un’orchestra sinfonica (Orchestra Regionale Filarmonia Veneta). Si tratta di un’operazione musicale estremamente ambiziosa, sulla scia di rari ed esemplari eventi simili nella musica del Novecento, uno per tutti la raccolta di Folksongs firmata nel 1973 da Luciano Berio. Da questa esperienza prende linfa vitale il nuovo cd Mosaico che esce nella primavera del 2011.

Nel dicembre 2011, in seguito all’uscita del libro Ballabili Antichi per Violino o Mandolino, di R. Tombesi, F.Ganassin e T.Luison, viene fondata l’Orchestra Popolare delle Dolomiti che coinvolge oltre 20 musicisti provenienti da Veneto e Trentino-Alto Adige. L’orchestra produrrà il cd Concier di testa e si esibirà in vari festival tra cui l’EsTrad di Bourgoin-Jallieu (F).

Proseguono i concerti e le tournée con varie produzioni e formazioni sia in Italia che In Alta Savoia, Provenza, Alsazia, Grecia, Belgio, Croazia e Slovenia. Innumerevoli in questo periodo i concerti tenuti in importanti festival: Venezia, Parigi, Capodistria, Veroli, Altamura, Casale Monferrato, Monselice, Recanati, Forlimpopoli, Puget-Théniers, Savona, Charvensod e in particolare a Loano (con premio alla carriera) e al festival Mito a Milano in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Negli anni che seguono si rinsalda la collaborazione col mondo del teatro e in particolare con Titino Carrara e Giorgia Antonelli con la produzione degli spettacoli Il fuoco nel cuore e Oltre il diluvio.

Nel 2015 su iniziativa del prof. Sergio Durante dell’Università di Padova, Calicanto viene coinvolto in una ricerca con successiva pubblicazione del dvd Il Pop di Ieri, che analizza e valorizza la raccolta di canti pubblicata a Padova nel 1842 dal titolo Le voci del popolo di Antonio Berti e Teodoro Zacco.

Nel luglio dello stesso anno, grazie alla collaborazione col musicista e ricercatore Stelios Lainakis, si tengono nell’isola di Creta dei concerti e delle ricerche che indagano il rapporto tra musica veneziana e musica cretese.

Nel 2016 esce il cd di Roberto Tombesi In ‘Sta Via, al quale collabora tutto il gruppo.

Nell’estate del 2017, in collaborazione con la Fondazione Cariparo, si sviluppa l’articolato progetto Land On Art con installazioni artistiche, mostre, concerti e laboratori pittorici che vanno ad interessare diversi comuni dell’area nord dei Colli Euganei.

Dopo quasi vent’anni dal progetto Labirintomare, si torna a collaborare con storici musicisti istriani, dalmati e greci e nasce il concerto Arsenale Calicanto dedicato alle musiche dell’area adriatico-levantina.

In occasione delle iniziative Urbs Picta, per la candidatura dei cicli di affreschi del XIV secolo di Padova a patrimonio dell’umanità Unesco, Calicanto realizza nel 2019 un suggestivo video girato all’interno del prestigioso Palazzo della Ragione di Padova.

Su iniziativa della scrittrice Luisa Antonini e a seguito dell’uscita del suo libro OFELIA (storia di canto, di terra e di amore) nel febbraio 2020 nasce il progetto Raccontar di Ofelia, dedicato all’esodo giuliano-dalmata del dopoguerra.

Dal settembre 2020 al gennaio 2022 si susseguono varie iniziative per festeggiare i 40 anni di attività di Calicanto. Tra queste vanno segnalati i due emozionanti concerti tenuti al Castello Carrarese di Padova, la partecipazione al festival Variazioni di Genere di Acerra (NA) e il successo della mostra Suoni Dal Mondo (oltre 150 strumenti musicali dalla raccolta di Roberto Tombesi), allestita presso il Museo di Arte Contemporanea (MAC) Dino Formaggio di Teolo (PD).

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